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Il volume interviene in una situazione di grandi cambiamenti delle autonomie locali. Colloca sul piano diacronico la disciplina dei minori enti locali, cogliendone i punti di maggiore rilevanza per la loro caratterizzazione che espone, non ignorando l'evoluzione storica e normativa che ne è alla base; fornisce una importante lettura, spesso critica, delle scelte politiche di base. Si espongono le origini e i caratteri delle autonomie locali prima della Costituzione della Repubblica Italiana e dopo, individuando un primo periodo che arriva sino alla legge 8 giugno 1990 n. 241, quando interviene un'effettiva riforma del Comune e della Provincia, per poi considerare la riforma costituzionale del titolo V e le sue ricadute sulla legislazione statale ordinaria e, quindi, le leggi successive sino all'attualità. L'attenzione è sull'autonomia statutaria e il contenuto degli statuti, la potestà regolamentare e i controlli sugli organi, a seguito dell'espunzione dei controlli preventivi sugli atti, per poi esaminare da vicino la Città metropolitana, la Provincia, le Unioni e fusioni di Comuni e gli arresti della Corte Costituzionale in proposito. Con prefazione di Enrico Follieri.